POST è un’installazione performativa ideata con l’intento di ripensare lo spazio teatrale tradizionale. L’intero palcoscenico ospiterà sia la performance che il pubblico, in modo che lo spettatore sia parte dell’atmosfera creata dalla piece.
Il secondo lavoro che verrà presentato è TAKEYA, un Solo realizzato in una porzione di palco molto piccola: tutta l’azione si svolge in pochi metri, in uno spazio compresso. La visione frontale, con il pubblico in platea e la performer in proscenio, consentirà in questo caso di concentrare più agevolmente l’attenzione nel dettaglio.
ingresso 8,00 Euro
Ingresso riservato ai soci ARCI
è consigliata la prenotazione – scrivere a info@spaziokitchen.it specificando nominativo, numero delle prenotazioni e numero di telefono
POST Lo spettacolo è stato sostenuto nell’ambito del progetto Choreoroam (progetto
internazionale promosso da Operaestate Festival Veneto – IT, The Place – UK,
Dansateliers – NL, Dansescenen – DK, Paso a 2-Certamen Coreográfico de
Madrid – ES, Dance Week Festival – HR), Amat Marche (Teatro Annibal Caro
Civitanova Marche), Duncan 3.0 (Roma), Inteatro Festival Polverigi.
Dopo aver indagato la Rapidità, continua la ricerca sul tema della Leggerezza,
nell’ambito delle sei conferenze per il nuovo millennio di Italo Calvino. Post
rappresenta la terza parte del più ampio progetto Nonsostare. La fisionomia è
quella di un’installazione performativa, un solo in grado di abitare spazi “altri”
rispetto al palcoscenico. Una scatola di metallo che non intende delimitare il
campo di azione, ma raccontare quello che contiene.
TAKEYA è un lavoro sulla velocità, in un’unica intenzione che è quella di
arrivare fino alla fine. Inizia così: una persona seduta, per tanto tempo. Il
respiro che sedimenta, matura, si distacca da ogni impazienza. Quello che
interessa è il rapporto tra velocità fisica e velocità mentale, per poter rendere,
tra dilatazioni ed accelerazioni, il senso di un intervallo estremamente breve
che pur può contenere ampie evoluzioni. In un incedere d’immediatezza
ottenuto a forza d’aggiustamenti pazienti e meticolosi. Tutta l’azione si svolge
in pochi metri, in uno spazio compresso in cui è ormai l’evento ad arrivare
senza avere più il bisogno di spostarsi. È un fenomeno di inerzia, un gioco che
infrange l’irreversibilità del tempo.