sabato 20 ottobre 2012
ore 21.00
ingresso 10,00 Euro
Ingresso riservato ai soci ARCI
è consigliata la prenotazione a info@spaziokitchen.it oppure con un sms al 3355625286
La prenotazione è valida fino alle ore 20.50
LUNA E L’ALTRA TEATRO
LUNA DI MeLE
Francesca, Adriana, le loro mamme nonne zie e sorelle
le maestre elementari, Eva, Frida Khalo, Diane Arbus, le economiste,
le madri di Plaza de Mayo, Virginia Woolf, Joyce Lussu, le studentesse di lingue,
le badanti straniere, Monica Lanfranco, Luce Irigaray, Ondina Peteani,
Adriana Zarri, Pina Bausch, le vicine di casa, Hannah Arendt, Roberta Tatafiore
Rosa Balistreri, Camille Claudel, le brigantesse del sud italia, Tina Anselmi,
Emma Goldman, Rosa Luxemburg, Sibilla Aleramo, le cuoche delle mense scolastiche
Tina Modotti, Louise Michel, Rosa Parks, le commesse del supermercato,
Judith Butler, Barbara Spinelli, le curandere e le erboriste,
Violeta Parra, Alfonsina Strada, le coriste dei teatri lirici,
le veterinarie, Carla Lonzi, le disoccupate e le precarie,
Judith Malina, Patrizia Romito, Artemisia Gentileschi,
Marlene Dietrich, Angela Giuffrida, le pensionate,
Rosangela Pesenti e Lidia Menapace
Insomma donne.
Donne uniche e plurali.
Perché ognuna è la storia di tutte coloro che l’hanno preceduta e di quelle che verranno.
Nonostante la storiografia ufficiale. Che semplicemente le ignora o al massimo le ricorda col nome proprio solo quando sono figlie mogli madri sorelle di qualcun altro. Maschio.
Lo spettacolo racconta frammenti di vita quotidiana al femminile che si compongono a formare uno spaccato impietoso dell’attuale situazione della società italiana, dove le donne ancora hanno difficoltà a definire e far rispettare il proprio spazio inviolabile e dove ancora tutti faticano a riconoscere il legame esistente tra stereotipia, discriminazione e violenza. La narrazione attraversa anche il dramma dei femminicidi veri e propri, che in Italia avvengono al ritmo di una donna ammazzata ogni tre giorni, quasi sempre per mano di un uomo con cui è in relazione.
“Luna di Mele” si sviluppa a partire dalla lettura delle pagine del diario di quattro donne, cui le due attrici, attraverso l’azione fisica, il canto e l’uso di vari strumenti a percussione, danno corpo e voce, amplificandone emozioni e pensieri.
All’intimità dei diari fanno da contraltare le scene comiche ambientate in una strada cittadina in cui si incontrano tre personaggi ricchi d’ironia, e alcuni momenti in cui le due attrici abbandonano la finzione scenica e prendono la parola in prima persona rivolgendosi direttamente al pubblico.
Ecco allora la donna in gravidanza che interagisce con la persona che sta crescendo nella sua pancia e si interroga sull’essere madre e lavoratrice precaria, sul rapporto con l’uomo, sull’economia globale.
Ecco i dialoghi alla fermata dell’autobus. Come reagire alla mano morta dell’ora di punta?
Ecco i diari di una maestra elementare il cui appartamento ha le pareti troppo sottili, di una musicista che si è liberata di un marito violento, di un’impiegata alle prese con l’impossibile ritmo di una sua giornata tipo tra ufficio e famiglia…
Lo spettacolo trasforma e inscena le riflessioni emerse nelle chiacchiere serali attorno al tavolo in cucina, nate dal bisogno delle artiste di non starsene zitte, di essere attive lungo le vie. Per incontrare e nutrirsi. Per incontrare e nutrire.
Perché la rete della sorellanza si estenda, a sostegno reciproco di consapevolezza agita.
Infine nella speranza di incontrare lungo le vie i disertori e le disertrici del pensiero unico e assieme a loro costruire il cambiamento culturale di cui non si può davvero più fare a meno.
Francesca Varsori – diplomata all’Accademia Veneta dello Spettacolo di Padova nel 1992, fonda il gruppo Tramateatro con il quale realizza performance d’appartamento e per vetrine. Lavora con la Kattiva Kompagnia realizzando spettacoli comici. Strada facendo vince il “Sarchiapone”, premio nazionale per attori comici intitolato a Walter Chiari. Dal 1996 al 2003 collabora con l’Accademia della Follia, progetto teatrale formato da attori a rischio, e conduce laboratori teatrali all’interno delle Case Circondariali di Trieste e Gorizia. Dal 2004 al 2010 conduce il Laboratorio di Artigianato Teatrale Cagipota/Kažipot, attraversato da donne diverse tra loro per età, esperienza e formazione.
Adriana Giacchetti – quindici anni di attività professionale nel terzo settore (psichiatria, disabilità minori, servizi pari opportunità). Attività in ambito teatrale: collaborazioni con Velemir Teatro, Accademia della Follia, Fabbrica delle Bucce e l’attrice Roberta Biagiarelli (accompagnamento musicale); fondatrice di Luna e L’Altra Teatro, assieme all’attrice Francesca Varsori. Attività in ambito musicale: percussionista nella formazione musicale “Gres unidos do berimbau” (poliritmia afrobrasiliana); cantante e percussionista nella Maxmaber Orkestar (musica klezmer e balcanica); lezioni/concerto di storia sociale italiana attraverso il canto popolare e sociale; cantante nella formazione “vocerìa” (canto sociale italiano). Contributi musicali e vocali ai reading poetici di Gianluca Paciucci.